Leonardo da Vinci – Annunciazione 598

L’Annunciazione 598, attribuita a Leonardo da Vinci e realizzata tra il 1469 e il 1472, è una delle opere fondamentali del genio universale. Conservata al Museo del Louvre, l’opera rappresenta un’importante evoluzione nella ricerca di Leonardo sulla luce, la prospettiva e la figura umana.

Tecnica e prospettiva nell’Annunciazione

L’opera, realizzata con olio e tempera su tavola (misure: 14 x 9 cm), esprime il genio di Leonardo nel trattamento della prospettiva aerea. Il paesaggio sullo sfondo non solo conferisce profondità alla scena, ma serve a enfatizzare la tridimensionalità delle figure in primo piano. La luce e l’ombra sono utilizzate con maestria per modellare i corpi e creare un effetto di solidità e realismo, un tratto distintivo dello stile di Leonardo.

Un altro elemento di rilievo è la pittura del drappeggio: la veste della Vergine è resa con una straordinaria attenzione ai volumi e alla luce, simile alla veste della Madonna Litta. Il drappeggio evidenzia l’abilità di Leonardo nel trattare i tessuti con precisione anatomica, mostrando un’evoluzione tecnica nell’uso delle pieghe per enfatizzare il volume e la luce. Questo aspetto riflette il suo continuo perfezionamento nella rappresentazione della realtà.

Il leggio e la geometria dell’opera

Un elemento distintivo dell’Annunciazione 598 è il leggio piramidale, che simboleggia un equilibrio dinamico delle forze. La geometria perfetta del leggio, centrato nell’opera, è una rappresentazione del connubio tra ordine e conoscenza, concetti essenziali nell’arte e nella scienza di Leonardo. Il libro poggiato sul leggio, con la sua copertura a “papier”, richiama il sapere antico e il sacro, aggiungendo un livello simbolico alla composizione.

Il volto dell’Arcangelo Gabriele e il modello leonardesco

Il volto dell’Arcangelo Gabriele in Annunciazione 598 è un chiaro esempio del modello leonardesco. Le linee delicate e la posizione del volto ricordano le proporzioni perfette studiate da Leonardo nei suoi disegni e nei suoi scritti. In particolare, il volto dell’arcangelo mostra una straordinaria somiglianza con il suo autoritratto giovanile, una connessione che mette in evidenza l’evoluzione del suo stile e il suo approccio all’anatomia umana.

L’arcangelo è rappresentato con una grande precisione anatomica, che riflette l’accuratezza di Leonardo nell’osservare e studiare il corpo umano. Le proporzioni del volto dell’arcangelo e l’espressione serena mostrano l’influenza delle sue ricerche giovanili, come quella documentata nel Trattato della pittura, dove Leonardo descrive come assimilare le proporzioni umane.

Annunciazione 598 – Expertise

L’attribuzione dell’Annunciazione 598 trova conferma nei disegni preparatori di Leonardo, come “The Head of a Youth in Profile” (Royal Collection Trust), che mostra il medesimo tipo di proporzioni e posizione del volto, sia nell’arcangelo che nei suoi studi giovanili. Inoltre, il trattamento della prospettiva e delle figure evidenzia l’approccio innovativo di Leonardo rispetto alla tradizione della bottega di Verrocchio, come si può osservare anche nella Madonna Dreyfus, un altro esempio in cui Leonardo applica principi simili nel trattamento dei volti e delle espressioni. In entrambi i casi, l’approccio anatomico e la tecnica pittorica sono fondamentalmente simili, a conferma dell’evoluzione e della maturazione dello stile di Leonardo.

Copyright © 2010 – 2025 · galleriedavinci.org · all rights reserved.